Con l'enorme diffusione di Internet, si è
creata una nuova tipologia di sponsorizzazione dei programmi di
pubblico dominio, con alcune problematiche delicate e complesse
connesse.
Molti autori e software house incorporano attualmente
nei propri software una tecnologia chiamata "adware".
Si tratta di un sistema, realizzato da alcune software house (Aureate,
Radiate, Time Sink ecc.) che consente all'autore del programma che
lo adotta di ricevere denaro quando gli utenti usano il software.
Questo rimane di solito del tutto gratuito, ma visualizza dei banner
pubblicitari (in effetti, immagini in formato Gif animate) in modo
automatico, che vengono prelevate in modo autonomo dal software
quando siamo collegati ad Internet.
Per ogni visualizzazzazione (in gergo, "impression")
di un banner pubblicitario nel programma adware l'autore riceve
una piccola somma in denaro dal produttore della tecnologia che
ha incorporato. Il denaro arriva da società di ogni tipo
(a livello nazionale, europeo o mondiale) che pagano i produttori
delle tecnologie adware per distribuire i banner animati attraverso
i programmi installati. I banner sono fisicamente inseriti nei server
Internet di tali società e inviati ai software prodotti dagli
autori di adware in modo automatico, quando si collegano alla
grande Rete. In questo
modo, esistono statistiche precise circa il numero di copie installate
e funzionanti di un certo programma adware nel mondo e il numero
e tipo di banner visualizzati dagli utenti.
Come funziona la tecnologia adware
Un autore o software house può facilmente inserire il codice
adware, che richiede a uno dei produttori. Viene stipulato un accordo
tale per cui l'autore inserisce la tecnologia e il produttore della
tecnologia remunera un compenso all'autore in base al numero di
"impression" pubblicitarie che attraverso il suo programma
verranno mandati agli utenti nel mondo. Quando un programma incorpora
la tecnologia adware, non deve mutare alcuna delle sue funzioni,
infatti esistono software adware di ogni tipo. Solo che una piccola
parte dell'interfaccia del programma deve essere riservata ai banner
animati.
Quando l'utente installa un software adware, a volte deve anche
compilare un piccolo questionario (contenente domande del tipo:
attività, reddito annuo, interessi ecc.) , che di regola
però non è obbligatorio a che il programma funzioni.
Tali dati vengono inviati in modo automatico, via Internet, al server
del produttore di adware che può quindi decidere in modo
più mirato quali tipi di banner pubblicitari inviare a quella
specifica copia installata. La pubblicità risulta dunque
più efficace e può essere fatta pagare di più
alle società inserzioniste.
La gran parte delle tecnologie adware funziona anche se non si
è connessi ad Internet. Infatti, alcuni banner predefiniti
vengono installati con il programma in una cartella riservata e
visualizzati anche se non si dispone di connessione Internet. Allo
stesso modo, quando ci si collega vengono prelevati altri banner
e memorizzati in tale cartella, per potere essere visualizzati in
seguito anche se la connessione ad Internet viene terminata.
I vantaggi
La gran parte dei programmi di pubblico dominio è sempre
stata di tipo shareware. L'autore ne consentiva cioè l'uso
a tempo determinato (30-60 giorni) dopo di che il programma cessava
di funzionare se non si acquistava la versione completa od un codice
di attivazione. In altri casi, le versioni shareware non hanno limitazioni
di tempo di funzionamento, ma altre limitazioni. Ad esempio, non
stampano, "sporcano" le stampe con scritte predefinite
non eliminabili, non salvano i file, presentano pannelli di ritardo
all'avviamento ed all'uscita del software ed altro. Tutto per incentivare
l'utente che ha provato il programma gratuitamente a registrarsi,
a pagamento, per eliminare questi problemi.
Tuttavia, è un dato di fatto che questo sistema non è
particolarmente remunerativo. Molti utenti non sono inclini a pagare
via Internet o con carta di credito ( o addirittura con contanti
o bonifici bancari internazionali) società piccole, o addirittura
singoli privati, spesso lontane geograficamente e sconosciute rischiando
magari di non ricevere alcun codice di attivazione o il software
completo. Altri non pensano di pagare per usare un programma che
non li soddisfa appieno. In tutti i casi, gli autori di shareware
ricevono spesso poco denaro da questo sistema.
L'adware cambia totalmente il sistema introducendo una remunerazione
automatica, certa e sicura degli autori in base all'effettivo uso
del loro programma. Ogni copia installata è "conosciuta"
dai server della società adware che raccoglie pubblicità
e la invia tramite Internet. Gli autori ricevono da tale società
una piccolissima cifra di denaro per ogni "impression".
Anche se sono poche lire, qualora un programma sia valido e quindi
diffuso in migliaia o milioni di copie (come è il caso di
certi adware di successo, ad esempio Go!Zilla, Flash Get, Copernic
2000 e molti altri), può rendere ricco il suo autore.
Dal punto di vista degli utenti è indubbiamente un vantaggio
avere un programma che funziona senza limitazioni, è di fatto
gratuito ed in cambio richiede solo di visualizzare semplici Gif
animate pubblicitarie. Tra l'altro, quando si clicca su una di queste
gif animate si può visitare subito il sito del produttore,
offrendo così un sistema informativo di nuovi prodotti e
servizi che, per alcuni, può effettivamente essere utile
(come dovrebbe essere uno degli scopi di ogni pubblicità).
E' lo stesso meccanismo usato dai media come stampa, radio e televisioni:
spettacoli, informazioni e servizi in cambio di spot pubblicitari.
L'utente non deve versare obbligatoriamente denaro per avere un
programma completo e funzionante. In effetti, in alcuni casi, i
produttori offrono la possibilità di registrarsi ai programmi
adware. Pagando una somma in denaro, di solito attraverso carta
di credito su server Internet sicuri, si può eliminare la
tecnologia adware dal programma e, a volte, ottenere funzionalità
aggiuntive evolute.
Problemi della tecnologia adware
Come descritto, il meccanismo adware comporta un rallentamento
molto lieve della velocità di connessione ad Internet. Infatti,
se si usa un software adware, ogni tanto questo richiederà
alla rete di ricevere un nuovo banner. Il trasferimento sottrae
dunque una piccola parte della velocità possibile di dialogo
tra il nostro personal computer ed Internet (la cosiddetta "banda
di trasferimento"). Diciamo che la cosa è talmente ridotta,
di regola, da essere di fatto difficile da ravvisare e persino invisibile
durante l'uso di Internet se si usano linee digitali (Isdn, Adsl
ecc.). L'aggiornamento dei banner pubblicitari infatti richiede
pochissimi secondi e viene eseguito ad intervalli di tempo piuttosto
lunghi.
Un problema ben più delicato è determinare quale
tipo di informazione venga effettivamente scambiata tra il programma
adware e il server della società produttrice e come vengano
utilizzati i dati raccolti sull'utente. Tutte le società
produttrici di tecnologia adware "serie" hanno un'ampia
documentazione sul loro sito che spiega quale tipo di informazioni
vengono raccolte sugli utenti (a volte solo se hanno installato
il programma, altre volte come lo usano, che siti Internet visitano
attraverso di esso, quanto tempo si collegano ad Internet ed altro
ancora) e come vengono utilizzate. In pratica, è simile a
quanto in Italia è imposto dalla Legge 675/96 sulla tutela
della Privacy. legge che però non è internazionale,
perciò può non essere, ad esempio, possibile richiedere
la rimozione dei propri dati dall'archivio dei produttori adware.
Spyware
A questo proposito è nato il termine "spyware".
E' teoricamente possibile in modo piuttosto facile introdurre meccanismi
nei software, di ogni tipo (anche commerciali) che dialoghino con
server Internet in modo a noi del tutto trasparente, inviando dati
anche riservati. Alcune delle tecnologie adware sono state esaminate
proprio per ricercare se questo fosse effettivamente fatto, ovvero
se i software effettivamente inviassero dati riservati e diversi
da quanto specificato espressamente dal produttore. La risposta,
per tutte le società note, è stata negativa: i software
adware di quasi tutti i produttori inviano esclusivamente informazioni
"innocue" e citate nella documentazione del produttore
adware su Internet.
Gli spyware però esistono in teoria: sarebbero equiparabili
a dei virus che, sebbene non possano replicarsi in modo autonomo
a livello di programma, possono agire a nostra insaputa, raccogliendo
dati riservati (la password di connessione ad Internet, i numeri
seriali dei programmi installati, ed altro) ed inviarli a server
remoti. Il virus Melissa, ad esempio, svolgeva proprio anche questa
funzione. I dati riservati, essendo memorizzati comunque sui nostri
dischi (nei file o nel Registry di Windows) sono infatti facilmente
reperibili da un programma e altrettanto semplicemente inviabili
via Internet in modo del tutto trasparente.
In effetti, qualunque software anche commerciale potrebbe in teoria
inviare informazioni a nostra insaputa. Chi garantisce che quando
stiamo scrivendo con una qualunque videoscrittura, od un foglio
di calcolo, una copia del documento non venga inviato via Internet
a qualche server remoto? In teoria nulla: non ce ne accorgeremmo
nemmeno, dato che durante l'invio noteremmo soltanto un minuscolo
rallentamento della navigazione ad Internet (se la stiamo eseguendo),
imputabile a tanti fattori (disturbi sulla linea telefonica, intasamento
dei server dei siti che visitiamo, problemi sulla rete ecc. ecc.).
In realtà, nessun programma commerciale usa questi sistemi
per un semplice motivo. Essendo diffusi e quindi in mano anche a
persone esperte che sanno analizzare che cosa avviene sulla connessione
Internet, se avvenissero questi dialoghi la cosa sarebbe nota. In
molti paesi del mondo queste società produttrici sarebbero
trascinate in Tribunale per violazione delle leggi sulla privacy
e spionaggio. Basti pensare che gli stessi programmi commerciali
che usiamo noi sono spesso usati anche da enti governativi e militari.
La sicurezza di PC Open
Per una precisa scelta editoriale, sul nostro cd rom usiamo diffondere
preferibilmente software non solo utili ed interessanti, documentati
in italiano, ma anche gratuiti. Questo comporta che una percentuale
significativa dei programmi presentati sul nostro cd rom utilizzi
tecnologia adware.
Noi di Pc Open siamo stati tra i primi, sin dal novembre 2000, a
parlare in Italia in modo chiaro delle problematiche adware, argomento
sul quale esiste tuttora una diffusa ignoranza anche a livello dei
media, comprese molte riviste di informatica italiane e siti Internet.
Tuttora infatti esistono riviste con cd rom e siti Internet che
equiparano freeware, shareware e adware senza avvisare gli utenti
che installando certi programmi in effetti stanno inserendo della
tecnologia adware nel proprio computer. In alcuni casi, vengono
diffusi programmi dotati di tecnologie adware sconosciute, possibilmente
spyware o di produttori che non offrono sufficienti garanzie di
tutela della privacy.
La nostra politica editoriale è totalmente diversa. Ogni
programma offerto sul cd rom viene testato anche per esaminare se
usa tecnologia adware e di quale produttore sia. Se essa non è
nota, o se il produttore non informa sul proprio sito del tipo di
trattamento delle informazioni raccolte attraverso il software,
noi non inseriamo questo programma sul cd rom, per quanto esso possa
essere interessante o utile.
Inoltre, nella documentazione da noi redatta in italiano per ogni
programma (quella che appare cliccando sul pulsante "Documentazione")
viene sempre precisato quando un programma utilizza tecnologia adware.
Un servizio che, come rivista, siamo tra i pochissimi, forse i soli,
ad offrire in Italia ai nostri lettori; e anche rispetto a molti
siti Internet che distribuiscono programmi di pubblico dominio e
che non offrono alcuna informazione a riguardo della presenza di
tecnologia adware nei software messi a disposizione per il prelevamento.
Infine, nel cd rom forniamo sempre il software freeware Ad Aware,
che può trovare ed eliminare in modo semplice e veloce i
file adware e spyware presenti nel nostro sistema. Occorre però
ricordare che rimuovendo tali file, i programmi adware installati
che li utilizzano cessano di funzionare.
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